venerdì 22 ottobre 2010

"...e cosa mi racconti di te?"

Accade che ci si incontri, girando il mondo. Accade che ci si piaccia da lontano, in mezzo alla gente, e prima o poi la distanza diminuisca. Quindi ti ritrovi davanti il giovanotto in oggetto, l’ormone dice bene, ci son o milioni di chiacchere sul piatto, vorresti concludere cose zozze all’istante ma fai la signora giocando l’arte della conversazione. Cosa fai, come stai, ah conosci anche tu tizio… sembra sveglio, il giovanotto, forse quegli occhi scuri non nascondono solo un nervo ottico…

Poi lui gioca una strana carta: “...e cosa mi racconti di te?”
NOOOOOOOOOOOOOOO! momento di smarrimento, momento di gelo, momento di scazzo, nell'ordine! ecco, di mio, mi sento gelare! Perché te la devi guadagnare, questa meravigliosa panoramica su di me! Mica ti posso raccontare per filo e per segno gli ultimi tre anni della mia vita, mica puoi sapere subito quali sono state le grandi vittorie e le tremende sconfitte che il mio cuore ha provato, no, ciccio, non lo puoi sapere subito! Sarebbe come andare al supermercato e assaggiare ogni scatola di gelato prima di passare alla cassa. Cioè, deciditi, esiste anche la possibilità del mordi e fuggi, ma sinceramente mi sembri orientato su altro…e allora ci vuole delicatezza! Ci vuole tempo perché una persona si mostri, io ti ho forse chiesto il saldo del conto in banca?
Sarà che il cielo mi ha fatto femmina, e pure strana, ma a me non sarebbe mai venuto in mente di chiedere “Cosa mi racconti di te?” nemmeno alla prima uscita, ma neanche ad un passo dall'altare!  Cos'è, vuoi la soluzione a tutto subito? Mi metti fretta, mi metti angoscia, io non voglio scoprire nessuna carta pigliatutto con te, ma con nessuno in generale, sarebbe come essere un quarto di vacca esposta in vetrina dal macellaio!
O forse sono io? O forse sono rimasta talmente ossessionata dall’aspetto segreto di una relazione che anch’io mi sento un agente segreto? Ammetto solo domande generiche per tot incontri, non ti faccio vedere niente di me fino a quando non lo decido io? Ma per complicare le cose, se il cuore è così chiuso, il corpo lancia messaggi incoraggianti, a dimostrazione che è comunque più semplice andare a letto con qualcuno che fargli vedere una fetta di cuore…
Questa situazione la risolvo come sempre con il mio leggendario fatalismo: se doveva andare, sarebbe andata, e basta! Di certo so come rispondere al prossimo che mi chiederà “Cosa mi racconti di te? ” al primo incontro…mi sono preparata un discorsetto!

Nessun commento:

Posta un commento